Quarantena ed il "live streaming" della messa stile seicento

Video: Dr Stephen C. Spiteri.
[https://www.youtube.com/watch?v=ScOEibmjX2o&feature=youtu.be]

Historia vero testis temporumlux veritatisvita memoriaemagistra vitaenuntia vetustatis
La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, messaggera dell’antichità.

Cicerone, De Oratore II, 9

Immagino che molti di noi oggi viviamo con una certa fatica la sospensione di tutte le sante messe pubbliche (oltre a tante altre attività), in tutta Italia, fino al 3 aprile. Una scelta difficile, anche se necessaria, a tutela della salute di tutti, specialmente dei più fragili. Alcuni, forse, immaginano che sia la prima volta che succeda qualcosa del genere nella storia della chiesa — perché ignari di secoli passati. Vorrei condividere con voi, perciò, questo piccolo gioiello maltese, una piccola cappella, l’equivalente del milleseicento del “live streaming” della santa messa.

La piccola cappellina di San Rocco — invocato contro malattie infettive — è situata sui bastioni della Valletta, la capitale di Malta, e si affaccia sul porto di Marsamxett, proprio di fronte all’isola Manoel dove era situato il Lazzaretto. Questa cappellina — a dire il vero più un altare coperto con una grande finestra — è stata costruita a metà del milleseicento, contemporaneamente al Lazzaretto, luogo che serviva da quarantena a Malta anche fino agli anni trenta del novecento. Aveva una singola funzione: quella di permettere ai fedeli di assistere — pur se da lontano attraverso l’acqua — alla messa, che non era possibile fare direttamente proprio per evitare il diffondersi delle infezioni.

La gente cercava di vivere la messa come poteva. Secondo una testimonianza raccolta, solitamente una persona saliva sul terrazzo del Lazzaretto per osservare meglio il sacerdote che celebrava, per poter dire alle persone raccolte in preghiera quando stare in piedi o in ginocchio. Così le persone in quarantena potevano anche sapere quando recitare le varie parti della messa che gli erano proprie.

La cappella è stata colpita, e quasi del tutto distrutta, dai bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale, ma è stata restaurata e ricostruita nel 2012.

Nei secoli passati, la Chiesa era ben capace ad ingegnarsi per trovare modo di bilanciare la tutela della salute — se no, siamo degli irresponsabili — e la possibilità di assistere alla messa. Oggi abbiamo molti più mezzi per poterlo fare, e siamo chiamati ad ingegnarci per mantenere viva la nostra comunione. Magari, privati anche per un po’, l’apprezzeremo di più, non prendendo questo grande dono per scontato.


Fonte:

Noel Ciantar, Il-kappella ta’ Santu Rokku fuq is-sur ta’ San Mikiel ~ Marsamxett, fil-Belt Valletta. [http://kappellimaltin.com/Il-Kappelli/Kappelli_Ohrajn/VLT_S_Rokku_tas-Sur/vlt_s_rokku_tas-sur.html] In maltese.

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