
Giuseppe Cesari, Cattura di Cristo, c. 1597 (wikimedia)
[51] Lo seguiva però un ragazzo, che aveva addosso soltanto un lenzuolo, e lo afferrarono. [52] Ma egli, lasciato cadere il lenzuolo, fuggì via nudo.
Marco 14, 51-52
Pare strano, forse, scrivere un articolo di blog che ci riporta nell’orto del Getsemani durante l’ottava di Pasqua, tornare all’inizio della Passione quando la liturgia ci propone otto giorni di Risurrezione. Ancor più strano, sembrerebbe, parlare di quel giovane che — come riporta il vangelo secondo Marco, e solo lui! — all’arresto di Gesù sfugge alle guardie, ma fugge nudo. Ma una connessione c’è … che collega quella vignetta proprio con la sepoltura e la risurrezione!
Gesù è stato appena arrestato e “tutti lo abbandonarono e fuggirono” (v. 50). Tutti tranne uno, questo ragazzo, che pure lui fuggirà, anzi sarà costretto a fuggire nudo. Due versetti apparentemente enigmatici, su cui si è speculato molto, e detto di tutto e di più. Ma vi risparmierò questi dettagli. Sicuramente da dire che nessun altro degli evangelisti ha incluso questo piccolo episodio.
Ritornare al testo
Ma se vogliamo svelare qualcosa di questo enigma, dobbiamo avventurarci nel testo … e qui prendo come guida un breve studio del padre Albert Vanhoye SJ [nota 1].
Avventuraci nel testo. È una regola fondamentale negli studi biblici: ritornare al testo, e quanto possibile nel lingue originali (qui il greco). Lasciare per un momento i vari commentari e le varie ipotesi (pur quanto interessanti), per lasciare parlare il testo stesso.
Rileggiamo allora al testo, anzi ai testi. Darò un traduzione un po’ più letterale (se meno “bella”), e includerò i termini in greco e in traslitterazione, per evidenziare il nesso tra i brani, che è fin troppo facile perdere nella traduzione.
Prima, naturalmente, torniamo al giovane che fugge nell’orto:
[14,51] Lo seguiva un giovane (νεανίσκος / neaniskos, nom.) avvolto (περιβεβλημένος / peribeblemenos, part.nom.) in un lenzuolo (σινδόνα / sindona, acc.) sulla nuda pelle, e lo afferrarono. [52] Ma egli, lasciato il lenzuolo (σινδόνα / sindona, acc.), fuggì (ἔφυγεν / efugen, aor. 3ms) nudo.
Marco 14,51-52
A fine del racconto della passione, ci ritroviamo prima con Giuseppe d’Arimatea alla sepoltura, e poi — qualche versetto dopo — con le donne che si erano recate al sepolcro di prima mattina la Domenica:
[15,46] Allora, comprato un lenzuolo [σινδόνα / sindona, acc.], [Giuseppe d’Arimatea] lo depose [dalla croce], lo involse [nota 2] nel lenzuolo [σινδόνi / sindoni, dat.] e lo mise in un sepolcro che era scavato nella roccia. […]
[16,5] Entrate nel sepolcro, videro un giovane [νεανίσκον / neaniskon, acc.], seduto sulla destra, avvolto [περιβεβλημένον / peribeblemenon, part. acc.] d’una veste bianca/luminosa, ed ebbero paura. […] [8] Esse uscirono e fuggirono [ἔφυγον / efugon, aor. 3pl] dal sepolcro, perché avevano tremore e stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite.
Marco 15,46. 16,5.8
I termini che collegano i due brani sono quattro:
- Il lenzuolo (sindon). Prima di tutto, e forse la chiave di tutto, è il lenzuolo. Per affinità con l’italiano, il termine sindon (da cui poi, sindone) ci lascerebbe pochi dubbi, ma è vero che in greco il termine potrebbe essere semplicemente un panno in lino, e per estensione anche ad un qualche vestito leggero. Marco però usa questo termine solo quattro volte in tutto il vangelo: due in 14,51-52, dove serve da lenzuolo che indossa il ragazzo, due in 15,46 dove è il lenzuolo funebre in cui è avvolto il corpo morto di Gesù.
- Il giovane (neaniskos). Marco usa questo termine particolare solo due volte. Avrete indovinato bene, solo al 14,51 e 15,6.
- Avvolto (peribeblemenos). Il participio usato qui significa letteralmente “gettato intorno,” e perciò avvolto, come anche per molti vestiti in antichità. Nell’orto, il giovane è avvolto nel lenzuolo; nella tomba, di un vestito bianco/luminoso. Anche qui, questo verbo particolare è usato solo in queste due occasioni. Pare — come indicano diversi commentatori — anche un voluto gioco di contrasti: il giovane avvolto nel lenzuolo (da morto) che fugge nudo, lo ritroveremo vestito, ma adesso con vesti di dignità, veste bianca, luminosa.
- fuggì / fuggirono (efugen / efugon). Finalmente, nei due brani pure vi è una fuga. Nell’orto è il giovane che fugge dalla folle che cattura Gesù, alla tomba sono le donne che fuggono impaurite per la grandezza del mistero di cui sono testimoni.
Oso dire che — da un punto di vista testuale — queste quattro connessioni, specialmente le prime tre (esclusive a questi brani), sono sufficientemente chiare per poter dire che la connessione non è solo casuale … l’evangelista voleva che noi potessimo connettere i due episodi.
E allora?
Se le connessioni sono possibili da dimostrare, il significato è più difficile. Comunque rimangono delle domande. Chi è quel ragazzo? Tra mille ipotesi, anche quelle più gettonate, forse è più giusto riconoscere che non ci è dato sapere. Magari, Marco voleva proprio così.
Che cosa significa? Marco, spesso considerato il più grezzo degli evangelisti, qui dimostra la sua capacità di racconteur. Se questa piccola vignetta non ci svela tutti i suoi misteri, qualche cosa la possiamo dire anche con una certa chiarezza, sulla base testuale che abbiamo visto. Marco qui vuole darci già un rimando alla risurrezione subito dopo l’arresto di Gesù, quasi come per ricordare, a chi sa leggere tra le righe, come andrà a finire. Una scena enigmatica e di umiliazione, dove il giovane testimone dell’arresto è costretto a fuggire nudo per salvarsi la pelle, ci rimanda al compimento, dove il giovane — adesso testimone della risurrezione — è vestito in modo luminoso!
Note:
[1] Albert Vanhoye, “La fuite de jeune honne nu (Mc 14,51-52)”, Biblica 52.3 (1971), 401-406. Padre Vanhoye, biblista, è professore emerito al Pontificio Istituto Biblico. Segretario della Pontificia Commissione Biblica tra il 1990 ed il 2001, è stato creato Cardinale nel 2006.
[2] Traduco involto piuttosto che avvolto — seguendo la versione Riveduta e quella Diodati — solo per distinguere tra i verbi diversi in greco. Qui il greco usa ἐνειλέω — avvolgere come arrotolare qualcosa intorno.
[…] Il giovane nell’orto … e nella tomba (Marco 14,51-52). Sempre nell’orto degli ulivi, ci soffermiamo (questa è piuttosto una spiegazione) sul giovane che fugge nudo, una piccolo brano enigmatico in Marco. […]