Celebrare la Festa di San Giorgio è occasione anche per ricordare il rinnova della nostra promessa scout. Una promessa che lo scoutismo romano continuava a rinnovare, a mantenere viva, anche negli anni più difficili. Mentre ci prepariamo a rinnovare la promessa nella stessa chiesa di San Giorgio in Velabro stasera, condivido con voi questo racconto …

Il quaderno della squadriglia Scoiattoli, p. 44 (Centro Documentazione AGESCI)
È il 23 aprile 1944. Siamo nei giorni più bui della guerra durante l’occupazione tedesca di Roma. Qualche mese fa il rastrellamento del Quadraro, e quello del Ghetto di Roma, con arresti, deportazioni, molti verso la loro morte. Un mese fa, l’eccidio delle Fosse Ardeatine, in rappresaglia all’attentato di Via Rasella. Un periodo di paura, di violenza e di morte, ma anche di speranza, e di ricerca di preparare un mondo migliore.
Come di consueto, gli scout sono qui a San Giorgio in Velabro. Prima dello scioglimento, qui si celebrava il rinnovo della promessa. Ma anche dopo, ogni anno, ex-dirigenti e scout di Roma — dietro iniziativa di Salvatore Salvatori, Commissario Locale prima dello scioglimento — s’incontrano per rinnovare la propria promessa. Mutate le circostanze, cambiati i modi di agire, ma lo scoutismo rimane vivo, se più nascosto.
Quest’anno, il 1944, però, vi è una novità. Per la prima volta, si uniscono agli Esploratori, le prime due squadriglie di Guide. La squadriglia Scoiattoli, costituita dal primo gruppo di donne che sono il nucleo fondatore dell’AGI, ha fatto la promessa solo il 28 dicembre 1943, in un cerimonia significativa – e segreta – alle Catacombe di Priscilla. La seconda squadriglia, gli Alcioni, appena il giorno prima!
L’omelia durante la Messa celebra le qualità cavalleresche di San Giorgio. Poi all’offertorio rinnovano la loro promessa i cosiddetti “cercatori di sentieri” e le guide. A fine messa, poi, il più bel segno di speranza: la promessa di un giovane lupetto!
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