Come sacerdote, come compagno di viaggio, come amico, a volte veramente mancano le parole per esprime il profondo dolore che sento. Non oso neanche immaginare la profondità della sofferenza vissuta di quelli ancora più vicini. Ogni parola mi pare non solo inutile, ma rischia di essere blasfema davanti al dolore.
Chiedo solo una preghiera per questi miei carissimi amici. (E per favore, non chiedete informazioni. Chi sa, lo sa già. Chi non lo sa, può pregare o pensare a loro comunque.)
Ed in questo silenzio, preferisco lasciare parlare la liturgia, che mi viene in soccorso. Condivido questo canto — “Pie Jesu” — dalla messa di Requiem composta da Andrew Lloyd Webber.
[nota pubblicata su Facebook 27.11.2025]